CENTRO SPORTIVO ITALIANO - COMITATO DI FORLI'
9 luglio 2016

Presidente del Comitato CSI di Forlì

Stefano Gurioli

MISSION CSI FORLI' di Stefano Gurioli
Educare attraverso lo sport è la missione del Centro Sportivo Italiano, in quanto vuole rispondere ad una domanda di sport qualificata sul piano culturale, umano e sociale. Promuove lo sport come: strumento di prevenzione verso alcune particolari patologie sociali (quali la solitudine, le paure, i timori, i dubbi, le devianze dei più giovani);
un'attività sportiva organizzata, continuativa, seria, promossa da educatori, allenatori, arbitri, dirigenti consapevoli del proprio "mandato" educativo;
proposta sportiva nel rispetto delle età e dei bisogni di ciascun atleta, permettendogli in tal modo di scoprire il meglio di sé, di imparare a conoscere il proprio corpo, a valorizzarlo, a stimarlo.
Nonostante l'attività organizzata sia dal punto di vista organizzativo del tutto simile a quella portata avanti dalle Federazioni competenti, il CSI promuove una visione dello sport diversa basata sulla morale cattolica con particolare attenzione al nucleo dell'oratorio; in quest'ottica ogni singolo cittadino può trovare uno "sport su misura", cioè una attività sportiva nella quale si confronta con altre persone di pari capacità tecnica (ad esempio, dividere atleti della stessa età con programmi tecnici diversificati e di difficoltà crescente).
La filosofia viene riassunta dalla frase "ad ognuno il proprio sport", cioè uno sport dove ognuno può trovare espressione e opportunità per sé stesso, dal punto di vista tecnico come anche da quello economico.
Da sempre, attiva nelle "periferie sociali" del Paese, dove lo sport può essere occasione di integrazione e di contrasto alla emarginazione e alla malavita, la sua azione si è estesa anche verso le "periferie del mondo". Dal 2010 è infatti attiva la "Campagna di Volontariato Sportivo Internazionale" denominata CSI per il mondo, iniziata ad Haiti a seguito del devastante terremoto e poi via via estesa in Camerun, in Albania e nella Repubblica Centrafricana nell'estate 2015, con lo scopo di portare, attraverso lo sport, un sorriso nei paesi dove la grande povertà crea nei giovani problemi sociali che aggravano quelli economici.